Per gli interventi chirurgici dell’ipertiroidismo: tiroidectomia e lobectomia.
In un precedente articolo abbiamo visto i sintomi dell’ipertiroidismo e le varie tipologie, ora iniziamo a vedere come curare l’ipertiroidismo.
Come curare l’ipertiroidismo
Per quanto riguarda il trattamento dell’ipertiroidismo, l’intervento deve essere quasi immediato perché il paziente sta molto male.
Questo è rappresentato da una terapia medica; oppure, come terapia finale, da una terapia con lo iodio 131 (terapia radiometabolica con iodio radioattivo); oppure da un intervento chirurgico di tiroidectomia totale.
La terapia medica
Tra i farmaci che vengono utilizzati per curare l’ipertiroidismo il più comune è il Metimazolo, oppure il Carbimazolo o il Propiltiouracile.
Tutti questi principi attivi hanno come meccanismo di azione il blocco della sintesi degli ormoni tiroidei.
In pratica viene inibita l’organificazione dello iodio e la conversione periferica della T4 in T3.
Si blocca quindi la trasformazione della tiroxina in triiodotironina che rappresenta l’ormone attivo, quello che provoca i disturbi dell’ipertiroidismo.
Naturalmente, come per tutti i farmaci, ci possono essere degli effetti collaterali, come ad esempio l’aumento delle transaminasi fino a casi di epatite tossica, la rimozione dei globuli bianchi e cioè la neutropenia, e le allergie cutanee come l’eritema e il prurito.
L’efficacia della terapia medica è bassa perché siamo intorno al 50% degli esiti positivi.
Come curare l’ipertiroidismo chirurgicamente
Quando siamo obbligati a fare l’intervento chirurgico dobbiamo scegliere tra la tiroidectomia totale o sub-totale e la lobectomia, cioè l’asportazione di metà della tiroide.
Nel morbo di Basedow e nel gozzo nodulare tossico si esegue il primo tipo di intervento; nell’adenoma tossico, e cioè nel nodulo tossico caldo che porta all’ipertiroidismo, si può ricorrere invece alla lobectomia.
Le controindicazioni chirurgiche
Anche nel caso dell’intervento chirurgico, come in altre terapie per curare l’ipertiroidismo, ci sono naturalmente delle controindicazioni o delle complicanze che sono rappresentate dalla possibile lesione dei nervi ricorrenti o dal lipo-paratiroidismo permanente che fortunatamente, almeno nella nostra casistica, si riduce a valori intorno all’1%.
In un altro articolo continuiamo a parlare di come curare l’ipertiroidismo questa volta con la terapia radiometabolica.